Disturbi muscolo-scheletrici indotti dall’uso abuso di farmaci
Disturbi muscolo-scheletrici indotti dall’uso abuso di farmaci
Tuttavia, se la sete aumenta sensibilmente o se il bisogno di urinare si fa più frequente, è bene informare il medico. Parliamo di sostanze con attività psicotropa simile a quella delle comuni sostanze di abuso, ma più potenti e estremamente più pericolose. Recentemente sono emerse alcune novità sul meccanismo https://gonadotropinaacquistare.com/product/trenbolone-200/ di azione di alcuni FANS come l’indometacina e l’ibuprofene. Queste molecole, oltre a inibire la COX, agirebbero su un fattore di trascrizione chiamato NRF2. Questa molecola è coinvolta nell’infiammazione e nello stress ossidativo, ma anche nel metabolismo e nel processo di invecchiamento.
Un’altra patologia molto discussa in letteratura e di interesse fisioterapico risulta essere la Frozen Shoulder o capsulite adesiva. Tale patologia sembra essere favorita dall’uso di farmaci inibitori della proteasi (usati per la cura dell’HIV), fluorochinoloni, isoniazide e farmaci antiepilettici (in particolare i barbiturici) (41)(42). Questi ultimi due farmaci sembrano essere la causa di una Complex Regional Syndrome che colpisce anche la mano e il polso (43). Anche la ciclosporina e il tacrolimus, specialmente in pazienti che hanno subito il trapianto di un organo, possono determinare dolore simmetrico delle epifisi e una distrofia del sistema nervoso simpatico (44). Pazienti che ricevono alte dosi di bifosfonati tendono ad avere sintomi parainfluenzali tra cui mialgia, artralgia, dolore osseo che possono diventare disabilitanti soprattutto in pazienti già osteoporotici i quali possono arrivare a soffrire di poliartriti.
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Negli adolescenti più giovani, gli steroidi possono interferire con lo sviluppo delle ossa di braccia e gambe. Genericamente sono ormoni che il corpo produce in modo naturale per favorire funzioni come la crescita e lo sviluppo e per combattere lo stress. In molti, però, ne fanno uso attraverso iniezioni, pillole o altri preparati perché convinti di migliorare le prestazioni sportive. Da tempo l’Associazione ha attivato una convenzione con le terme di Comano e ora anche con le terme di Sorano (Gr) per venire incontro alle esigenze del paziente affetto da psoriasi, il quale può avere a disposizione una opzione terapeutica naturale ed efficace come quella della Balneoterapia.
- Questa molecola è coinvolta nell’infiammazione e nello stress ossidativo, ma anche nel metabolismo e nel processo di invecchiamento.
- Negli iper-reninismi secondari l’ischemia è prevalentemente secondaria a ipoperfusione del parenchima renale e in minor prevalenza (2-3% degli ipertesi) a stenosi dell’arteria renale (ipertensione renovascolare).
- Gli steroidi sono comunemente e legalmente considerati farmaci dopanti e inseriti nella lista antidoping della WADA (lista di sostanze dopanti e metodi proibiti).
- Tuttavia, la maggior parte dei cicli aveva una durata compresa tra le 6 e le 18 settimane.
La scelta della specifica molecole viene svolta, dal professionista, sulla base della propria esperienza e sulla storia clinica del paziente. Alcuni di loro svolgono anche un’azione antiaggregante sulle piastrine, riducendo il rischio di trombosi. Se ha qualsiasi dubbio sull’uso di questo medicinale, si rivolga al medico o al farmacista. Anche alcuni altri medicinali possono influenzare o essere influenzati dal trattamento con Buscofen. Pertanto, consulti sempre il medico o il farmacista prima di usare Buscofen con altri medicinali.
Le terapie per le ricadute
Dopo l’inizio di TSR, l’insulino-resistenza periferica si riduce marcatamente, ma solo dopo molte settimane di trattamento. Presumibilmente, una tossina uremica dializzabile indefinita è coinvolta nella patogenesi di un’attività impropria dell’insulina negli organi bersaglio. Tale molecola sarebbe specifica per l’IRC, non essendo stata riscontrata in pazienti non uremici con insulino-resistenza. Il difetto non riguarda solo il recettore insulinico, ma presumibilmente avviene anche a livello post-recettoriale, poiché è documentata la riduzione dell’attività della fosfatidil-inositol 3-chinasi (16). Altri possibili meccanismi responsabili dell’insulino-resistenza sono l’aumento della gluconeogenesi epatica, la ridotta captazione epatica e muscolo-scheletrica del glucosio, la ridotta ossidazione del glucosio in anidride carbonica e acqua e soprattutto la diminuita sintesi di glicogeno (17). Per esempio, l’insulino-resistenza può essere migliorata da una dieta a basso contenuto proteico in pazienti pre-dializzati e dal trattamento con eritropoietina o calcitriolo in pazienti emodializzati.
- Sono tuttora largamente usati per curare la psoriasi; ciò sulla scorta della dalla loro efficacia a breve termine e dall’ottima accettabilità.
- La sua azione infatti non interviene a livello del sistema COX-prostaglandine e nei processi infiammatori, ma agisce direttamente sul sistema nervoso centrale ed ha un’azione antipiretica e di antalgico puro.
- La soluzione migliore al problema potrebbe essere offerta dalla sospensione (meglio precoce?) del farmaco, possibile in molti pazienti classificabili “a basso rischio immunologico”.
- Può essere utile misurare i livelli sierici di testosterone, dell’ormone follicolo-stimolante e dell’ormone luteinizzante, dal momento che sono test più disponibili.
Anche se non tutti gli studi sono concordi sugli effetti della terapia ormonale sostitutiva, la somministrazione di EP non sembra avere effetti negativi sulle donne normotese, e sembra essere sicura anche per le donne ipertese (10). L’ipertensione non è da ritenersi una controindicazione alla prescrizione di terapia ormonale, anche se viene richiesto un attento monitoraggio nei primi mesi di somministrazione della stessa. Inoltre, come ormai uso comune, è raccomandato utilizzare formulazioni transdermiche e con un basso dosaggio di ormoni, e preferire i composti con caratteristiche più simili a estrogeno e progesterone naturale (40). L’ipertensione da EP può tuttavia manifestarsi se coesistono altri gravi fattori di rischio di danno endoteliale – considerato il “primum movens” della patologia ipertensiva – come dislipidemia, tabagismo e forse fattori genetici individuali (15). In ogni caso l’uso dell’EP va sospeso se insorge ipertensione ed è controindicato se pre-esistono ipertensione giovanile, patologie cardiache o renali.
Terapie Biotecnologiche per la Psoriasi
I pazienti IRC con concentrazioni sieriche più basse di T3 appaiono clinicamente eutiroidei, probabilmente poiché è aumentata l’espressione dell’RNA messaggero per i recettori nucleari α e β. Nonostante la riduzione nella clearance renale di rT3, le concentrazioni di questa molecola sono normali nell’IRC, in contrasto con il disturbo cronico non tiroideo, probabilmente per aumentata captazione cellulare di rT3 dallo spazio vascolare ed extra-vascolare (66). Le ridotte concentrazioni degli ormoni tiroidei nei pazienti con IRC potrebbero non essere necessariamente indicative di disfunzione tiroidea, ma essere il riflesso della malattia cronica o della malnutrizione.
Per quanto riguarda il metabolismo lipidico, FGF19 ha un ruolo centrale a livello epatico nella produzione de novo di trigliceridi, nell’ossidazione degli acidi grassi, nella regolazione dello stress del reticolo endoplasmico (63,64). In considerazione dei ruoli sovra-elencati l’FGF19 appare oggi uno dei target terapeutici più promettenti per il trattamento della NAFLD (65). Ipertensione nell’iperparatiroidismo L’iperparatiroidismo primitivo è frequentemente associato all’ipertensione arteriosa (56-80%) e spesso assieme all’ipercalcemia ne caratterizza il quadro clinico all’esordio (3).
Tipologie di FANS
Non esistono dubbi sul fatto che i protocolli senza steroide aumentino il rischio di rigetto acuto, calcolato tra il 58%-77% [6], ma, nello stesso tempo, sappiamo che non riducono la sopravvivenza del trapianto, almeno entro i primi 5 e 10 anni [6-7]. Purtroppo, non riducono neppure la mortalità del paziente, come invece atteso, vista la riduzione significativa di alcuni tra i principali fattori di rischio di malattia cardiovascolare (diabete, ipertensione, dislipidemia), sempre segnalata in questi casi [7]. Partendo da queste evidenze, ritengo che i protocolli senza steroide, oggi debbano porsi come unico obiettivo principale quello di evitare i noti effetti collaterali, al fine di migliorare la qualità di vita del paziente, migliorare la sua aderenza alla terapia e ridurre la morbilità cardiovascolare.
L’utilizzo dei farmaci endocrini secondo il grado di insufficienza renale
Una patologia specifica del soggetto adulto-anziano è quella dell’osteonecrosi avascolare che generalmente colpisce la testa del femore a volte anche bilateralmente che evolve rapidamente in osteoartite. La terapia corticosteroidea ad alte dosi è quindi un importante fattore di rischio per lo sviluppo di tale patologia che può però essere preventivamente evitata attraverso un controllo tramite risononza magnetica a 4 mesi dall’inizio della terapia farmacologica in questione (anche se il paziente è asintomatico)(63). Nella famiglia dei disturbi periarticolari, sempre di largo interesse e di comune riscontro nella pratica clinica del fisioterapista, ci sono anche le entesopatie. I retinoidi (acitretina e isotretinoina) sono una famiglia di farmaci utilizzati per la cura delle dermatosi croniche severe, derivati della vitamina A.